Gli incendi forestali hanno un impatto significativo sugli ecosistemi forestali e sulle comunità umane in tutto il mondo. L’incidenza degli incendi forestali può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui il clima, la vegetazione e la gestione forestale. Ad esempio, le condizioni climatiche, come temperature elevate, bassa umidità dell’aria e venti forti, possono creare un ambiente favorevole per lo sviluppo e la propagazione degli incendi, così come periodi di siccità prolungata possono aumentare la suscettibilità delle foreste agli incendi.

Anche la densità, il tipo e lo stato della vegetazione influenzano la potenziale propagazione degli incendi, infatti le foreste con vegetazione secca, morta o sovrappopolata sono particolarmente vulnerabili agli incendi. Infine, la gestione forestale svolge un ruolo importante nell’incidenza degli incendi. Infatti, la rimozione selettiva degli alberi, il mantenimento di tagliate di sicurezza, la prevenzione dei parassiti e altre pratiche possono influenzare la probabilità di incendi e la loro diffusione.

Gli incendi forestali possono avere impatti diversi, tra cui:

  • – Distruzione di habitat: Gli incendi possono distruggere habitat vitali per molte specie animali e vegetali, causando la perdita di biodiversità.
  • – Emissioni di gas serra: Gli incendi rilasciano grandi quantità di biossido di carbonio nell’atmosfera, contribuendo al cambiamento climatico.
  • – Danni alle proprietà: Gli incendi possono distruggere case, infrastrutture e proprietà private, causando perdite economiche e umane.
  • – Impatto sulle risorse: Gli incendi possono danneggiare le risorse forestali, come il legno e i prodotti non legnosi, influenzando l’industria forestale.
  • – Inquinamento atmosferico: Gli incendi possono causare inquinamento atmosferico locale e regionale a causa del rilascio di particolato e sostanze chimiche nocive.

La prevenzione degli incendi forestali, il monitoraggio attivo, la pianificazione del territorio e la gestione sostenibile delle risorse forestali sono importanti strategie per mitigare l’incidenza e gli impatti degli incendi. Inoltre, l’educazione pubblica e la consapevolezza dell’importanza di pratiche sicure e responsabili in ambienti forestali possono contribuire a ridurre il rischio di incendi.

Il fuoco è un fattore ambientale di primaria importanza, da sempre presente nella maggior parte degli ambienti terrestri, che ha influenzato la vegetazione fin dalla comparsa delle prime piante terrestri e ha contribuito all’evoluzione sia delle specie che delle comunità (Secondo rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia).

Gli incendi forestali sono un problema ricorrente in Italia, specialmente durante i mesi estivi, quando le condizioni climatiche, con temperature elevate e bassa umidità dell’aria, possono favorire lo sviluppo e la propagazione degli incendi. L’Italia ha una grande estensione di territorio boschivo e agricolo, ed è quindi particolarmente suscettibile agli incendi, sia naturali che causati dall’attività umana. In Italia il problema degli incendi boschivi ha assunto grande rilevanza con decine di migliaia di ettari percorsi ogni anno. Secondo le statistiche annuali EFFIS (European Forest Fire Information System). Secondo i dati EFFIS, la stagione estiva del 2021 per l’Italia è stata particolarmente importante per la superficie incendiata, si parla infatti di circa 160 mila ettari di bosco andati in fumo, circa quattro volte la media di quanto bruciato fra il 2008 ed il 2020. L’87% dei roghi si sono concentrati in sole tre regioni: Sicilia, Sardegna e Calabria.

Negli ecosistemi mediterranei, il regime degli incendi è guidato sinergicamente dalle condizioni meteo-climatiche e dalla vegetazione. Lunghi periodi di temperature elevate e scarse precipitazioni contribuiscono a rendere la vegetazione combustibile più secca e quindi più adatta ad alimentare il fuoco e a favorire l’insorgenza di incendi di grandi dimensioni. D’altra parte, le condizioni meteo-climatiche più calde e secche (ma anche gli incendi ripetuti in una stessa area e i cambi di uso del suolo) possono limitare disponibilità della vegetazione e questo può comportare la transizione del regime degli incendi guidato dal clima verso uno limitato dalla disponibilità di combustibile vegetale (Pausas & Fernández-Muñoz, 2012). Per quanto riguarda le cause, nel bacino del Mediterraneo (e l’Italia non fa eccezione) l’insorgenza degli incendi boschivi è per il 95% legata a fattori di tipo antropico mentre le cause naturali, come i fulmini, rappresentano la quota residuale (Ganteaume et al. 2013). Circa la metà degli incendi ha una matrice dolosa (Ager et al. 2014), cioè vengono appiccati con la specifica intenzione di procurare un danno, mentre il resto è legato a cause dipendenti da imprudenza, negligenza ed imperizia (come una sigaretta accesa buttata con poca cautela, fuochi realizzati per bruciare sterpaglie e di cui poi si perde il controllo, barbecue troppo vicini alla vegetazione disidrata).

Come si può osservare dalla fig. 9, le aree più colpite dagli incendi in Sicilia nel 2021 risultano essere la provincia di Enna (70%), Catania (69%), Trapani (56%) e Palermo (54%).

Gli incendi possono causare una serie di danni indiretti alle persone, oltre ai danni diretti come perdite di vite umane, lesioni e danni materiali. I danni indiretti sono spesso legati agli effetti a lungo termine degli incendi sull’ambiente, sulla salute umana e sulle infrastrutture. Ecco alcuni esempi di danni indiretti dati dall’incendio all’uomo:

  • Problemi di salute a lungo termine: L’esposizione all’inquinamento atmosferico derivante dagli incendi può causare problemi di salute a lungo termine, come malattie respiratorie croniche, problemi cardiaci e altre condizioni mediche.
  • Stress e impatti psicologici: Gli incendi possono causare stress emotivo e psicologico nelle persone colpite, specialmente se devono affrontare la perdita di proprietà, l’evacuazione forzata o la distruzione dell’ambiente circostante.
  • Impatti socioeconomici: Gli incendi possono avere impatti significativi sull’economia locale e nazionale. La perdita di abitazioni, imprese e infrastrutture può comportare costi di riparazione, ricostruzione e interruzioni economiche.
  • Perdita di posti di lavoro: Gli incendi possono danneggiare le industrie locali, come l’agricoltura, il turismo e altre attività economiche, causando la perdita di posti di lavoro e la diminuzione dei redditi.
  • Rischio di inondazioni e frane: Dopo un incendio, la mancanza di vegetazione può aumentare il rischio di inondazioni e frane durante forti piogge. Questi eventi possono danneggiare ulteriormente le proprietà e mettere a rischio la sicurezza delle persone.
  • Accesso limitato a risorse: Gli incendi possono interrompere l’accesso a risorse essenziali come acqua potabile, cibo, cure mediche e altri servizi fondamentali.
  • Sospensione delle attività quotidiane: Gli incendi possono costringere le persone a sospendere le loro attività quotidiane, come andare a scuola o al lavoro, a causa di strade chiuse, evacuazioni e pericoli per la salute.
  • Dislocazione delle comunità: Le persone colpite dagli incendi possono essere costrette a evacuare le loro case e le loro comunità, causando disagi, incertezze e il distacco dalla propria rete sociale.
  • Impatti sulla salute pubblica: Gli incendi possono contribuire all’inquinamento dell’aria e dell’acqua, aumentando il rischio di malattie trasmesse dall’aria e dall’acqua e colpendo la salute pubblica in generale.
  • Pressione sui servizi di emergenza e sanitari: Gli incendi possono sovraccaricare i servizi di emergenza e sanitari, limitando la capacità di rispondere ad altre esigenze mediche e di sicurezza.

È importante affrontare sia gli impatti diretti che quelli indiretti degli incendi attraverso la prevenzione, la pianificazione di emergenza, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la promozione della resilienza delle comunità.

In realtà, la conseguenza più importante alla quale non viene dato il giusto peso è la perdita dei servizi ecosistemici che un ambiente degradato, a causa dell’incendio, non potrà più fornire all’essere umano. Ricordiamo la fornitura di legname, la produzione di cibo, la regolazione del ciclo dell’acqua, il sequestro del carbonio attraverso la fotosintesi, la conservazione della biodiversità e la possibilità di godere di spazi ricreativi e turistici.

Gli incendi possono causare una serie di cambiamenti strutturali e funzionali negli ecosistemi forestali a causa dei loro effetti sulla vegetazione, sul suolo e sulla biodiversità. Questi cambiamenti possono influenzare la composizione degli ecosistemi, le dinamiche delle popolazioni e la funzionalità complessiva dell’ambiente. Ecco alcuni esempi di cambiamenti che possono verificarsi:

Cambiamenti strutturali:

  1. Distruzione della vegetazione: Gli incendi possono distruggere o danneggiare gravemente la vegetazione presente, eliminando alberi, arbusti, erbe e altre piante. Questo può portare a una significativa riduzione della copertura vegetale.
  2. Stratificazione alterata: Gli incendi possono interrompere la stratificazione naturale degli ecosistemi forestali, con effetti sulle diverse componenti dell’habitat, come la canopia, il sottobosco e il piano intermedio.
  3. Perdita di copertura del suolo: Con la distruzione della vegetazione, il suolo può essere esposto all’erosione causata dalle piogge e dal vento, portando a una possibile perdita di terreno e a un impoverimento del suolo.
  4. Danneggiamento del sottosuolo: Gli incendi possono danneggiare le radici e il sottosuolo, influenzando la capacità delle piante di rigenerarsi e crescere.

Cambiamenti funzionali:

  1. Alterazioni nell’idrologia: Gli incendi possono modificare la capacità del suolo di assorbire l’acqua e influenzare la distribuzione e il flusso dell’acqua nelle zone circostanti. Ciò può portare a inondazioni o a una minore disponibilità di acqua.
  2. Cambiamenti nel ciclo dei nutrienti: Gli incendi possono influenzare il ciclo dei nutrienti del suolo e delle piante, compromettendo la disponibilità di nutrienti essenziali per la crescita delle piante.
  3. Rischio di erosione: La distruzione della vegetazione può aumentare il rischio di erosione del terreno, con conseguente perdita di suolo fertile e inquinamento delle acque superficiali.
  4. Riduzione della biodiversità: Gli incendi possono causare la perdita di habitat e la morte di molte specie animali e vegetali. Questo può portare a una riduzione della diversità biologica nell’ecosistema.
  5. Cambiamenti nell’habitat: Gli incendi possono creare nuovi tipi di habitat o promuovere l’insediamento di specie vegetali e animali che sono ben adattate alle condizioni post-incendio.
  6. Rischio di invasione biologica: Dopo un incendio, alcune specie invasive possono sfruttare le condizioni perturbate per stabilirsi e proliferare, mettendo a rischio la biodiversità locale.
  7. Cambiamento della successione ecologica: Gli incendi possono influenzare la successione ecologica, ovvero il processo attraverso il quale un ecosistema si evolve nel tempo a seguito di disturbi naturali o umani.

È importante notare che gli effetti degli incendi sugli ecosistemi forestali possono variare a seconda delle caratteristiche locali, della frequenza degli incendi, delle specie presenti e di altri fattori. La gestione post-incendio, compresa la pianificazione della riforestazione e della rigenerazione naturale, è cruciale per facilitare il recupero degli ecosistemi e mitigare i danni a lungo termine.